Ritratti e poesie scongelate (inedite dal 1974 al 2019)

Il titolo indica che si tratta di una raccolta di poesie per la prima volta qui pubblicate. Attraversano alcune esperienze e situazioni che l'autore ha vissuto a partire dal 1974 al 1999. In esse, le qualità, le tematiche e gli stilemi formali che le hanno favorite hanno mantenuto nei decenni un loro carattere costante e coerente. L'organizzazione e la strutturazione non hanno mai abbandonato l'ispirazione che, negli anni, si è arricchita di immagini e articolazioni tematiche (notevole che fin dai primi componimenti appaiano argomenti legati alla natura e all'ecologia, temi che avranno larga eco nella società del secondo millennio).
Un dato che emerge è che la poetica da severa e rigida, fatta di accumulazioni di simbologie e metafore, diventa negli anni più musicale e fluida, ampia, in tessuti di foniche ritmico sintattiche di aspirazioni filosofiche. Niente che possa avvicinarsi al nichilismo, semmai al senso di impotenza rispetto alle tre domande fondamentali del vivere.
Se l'ispirazione ha radici nella quotidianità, risulta evidente che preponderanti sono le situazioni relative al rapporto amoroso nel quale prevale l'aspetto solitario e introverso, lirico e sognante dell'io narrante, solitudine che è metafora dell'uomo indifeso e assediato dalla complessità della società moderna.