Sanguinavo ma amavo

Com’è debole l’anima mia nella tua….trattengo con piacere i filtri della mia follia, perché vedo che non è un inganno criminoso quel filo ammantato di rosso, che penetra le mie carni cocenti e alligna ovunque dentro di me, come se fosse una vivida presenza dalla quale discende ogni bellezza ed eleganza. Accesa sotto un fuoco piccolo che la riscalda tenuamente e che, scaldandosi candidamente, emette in me una radiazione così sottile, così attenta, così collegata, così completa e così penetrato, di vastità in vastità, mi arreca un senso di grandezza, di nobiltà.