CARRELLO
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Lungo una delle coste più suggestive della Sardegna risplendono le luci e riecheggiano i motivi popolari di uno dei più noti e celebrati Festival Internazionali di folklore italiani.
Partecipano splendidi gruppi locali e altri quattro provenienti da Sicilia, Nuova Zelanda, Panamà e Taiwan.
Nell’ambito di questa manifestazione brillante e gioiosa, programmata all’insegna della cultura popolare e della pacifica convivenza, all’improvviso si innestano, in maniera subdola e minacciosa, episodi criminali che interessano solo una parte marginale dei membri dei gruppi internazionali e di quello siciliano. Si scopre addirittura che la genesi dell’azione efferata proviene da un luogo remotissimo, una piccola isola sperduta nel golfo di Panamà: l’Isla Contadora.
Tra i personaggi della vicenda si distinguono il direttore del festival Giò Murtas, la coreografa Margi Floris, il proprietario dell’hotel signor Efisio, un misterioso personaggio denominato Mister, il questore aggiunto Aldo Santarelli e la dottoressa Rosa Maria Lodde dell’ufficio minori anticrimine.
Apre e chiude l’intreccio febbrile della vicenda la figura affascinante della solista del gruppo neozelandese, Ataahua, il cui nome maori significa “bella”, solitamente avvezza a ballare quasi nuda con il succinto costume tradizionale delle Isole Cook: lei rappresenta l’immagine simbolica di una clamorosa rivincita sul male.
Il titolo SCIAMPITTA,rassegna internazionale di balli popolari,prende nome da una delle più antiche danze sarde. In un'atmosfera gioiosa, preludio all'addio dei Gruppi folklorici che hanno partecipato alla rassegna,s'insinua il seme del male,all'inizio in modo sommerso, e poi evidente: c'è il cadavere di un giovane nell'acqua clorata della piscina dell'hotel che li ospita. A questo punto il ritmo del racconto diventa incalzante e stimola sempre più il desiderio di seguire l'evolversi degli avvenimenti. L'autore tuttavia non si lascia prendere dalla fretta e, pur nel rispetto della cronaca,si sofferma sui luoghi suggestivi che ha intorno. Il libro può considerarsi una chicca sia per la raffinatezza con cui viene trattato l'argomento,sia per la capacità dell'autore di non permettere che un episodio raccapricciante contamini l'atmosfera gioiosa del festival.
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