CARRELLO
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“Senza esclusione di polpi” è una raccolta di racconti umoristici nei quali, mediante una narrazione ironica, a tratti grottesca e surreale, si mette in risalto il corretto disfunzionamento dell’esistenza terrena attraverso le pseudogesta di una moderna galleria di polpi. Allora ci si imbatte in un medico che, tradendo le attese, esegue correttamente un intervento chirurgico; in un ragazzo che, con la collaborazione del genitore, tenta di sbarcare il lunario con il crimine ottenendo un esito tragicomico; in un soldato della Seconda guerra mondiale che, con le sue paradossali peripezie, decanta l’assurdità delle guerra; in un fantaprocesso celebrato in uno studio televisivo dove il dramma di un terremoto viene oscurato dall’imperante spettacolarizzazione mediatica; in una coppia di coniugi litigiosi che credono di vivere nella realtà ma che si ritrovano, a loro insaputa, nella fiction; ecc.. Tutti protagonisti che incarnano i tratti somatici del degrado esistenziale, sempre maggiormente connotato di elementi deleteri che, a causa della voracità dell’esistenza terrena e della sua spasmodica velocità, sfugge anche ai palati più raffinati camuffando la sua essenza agrodolce in un indistinto sapore.
Può un libro apparentemente leggero, esilarante, portare il nostro inconscio all’attenzione di quella realtà che ci scorre ogni giorno innanzi, ma spesso preferiamo non vedere, concentrandoci sul futile, sul divertente? Può sopperire a questa nostra mancanza di interesse, molte volte dovuta ad una superficialità collettiva sempre più diffusa? Può un libro usare questo escamotage, portandoci in una lettura assolutamente spassosa, in cui nei vari racconti si insinua una penna graffiante, ironica che capovolge il buon senso collettivo e lo trasforma in realtà inverosimili, dove non ci resta che ridere di cuore. E nel contempo riflettere sulle vere piaghe della nostra società? Beh, dopo aver letto “Senza esclusione di polpi”, posso affermare: “Sì! Un libro può fare tutto questo!” Spaccati di realtà rovesciati in cui mi sono inoltrata, dapprima un po’ confusa, viaggiando in un mare concetti sottosopra. Dove per un po’ ho annaspato per capire dove volesse andare a parare. Ma l’autore è stato davvero bravo a coinvolgermi, e grazie alle tematiche narrate, con la sua verve assolutamente esilarante è riuscito ad incollarmi alla lettura: volevo vedere quale assurdità si poteva ancora inventare…e pagina dopo pagina, tra una risata e l’altra, ho compreso che anche un libro “leggero” può portare a riflettere. Tra le pagine di quest’opera le tematiche nascoste sono tante, partendo dalla paura della morte, alla disoccupazione giovanile, ai sogni di uomini sempre più manipolati dai Mass Media, dove pure l’aria viene tassata, ad una società che premia l’ignoranza, la finzione: molto più credibili che lo studio e l’onestà, agli abusi edilizi, all’immigrazione, alla Guerra, alla Memoria storica, all’informazione e molto altro… Concludendo la lettura ho pensato che questi racconti si possano paragonare a quei viaggi mentali che spesso facciamo per estraniarci da una realtà dura da accettare e dove poter riderci un po’ su. Perché per non piangere, innanzi all’ assurdità di questo mondo, a volte non ci resta che ridere. L’autore ha saputo con bravura condurci in quindici racconti divertentissimi, in cui si nascondono tematiche profonde che forse leggendole sotto un’altra prospettiva possiamo capirle meglio. Libro consigliato! Monica Pasero
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