Sperimentare la Fede

"Sperimentare" è già di suo un verbo potente. Un viaggio interiore che risveglia, dando un "sussulto" sin dalle prime righe del libro, dal momento che attrae entrando in merito e dimostrando che la Fede non è qualcosa di astratto o teorico, ma una realtà viva, concreta, che si sente, si incontra, si attraversa. È uno spazio vasto quanto il cielo, in cui "non si è chiamati semplicemente a credere, ma a spaziare e, a sprofondare nell’ascolto profondo di sé". Un ascolto che coinvolge la mente, ma che non parte da essa: parte dall’Anima, che in queste pagine è la vera narratrice: è Lei che scrive e accompagna chiunque si accosti anche con una Fede: tiepida, passiva, neutrale, che non viene spiegata, bensì lasciata accadere, come un sussurro che risveglia, come una melodia che sorprende e invita a fermarsi e a lasciarsi toccare, interrompendo il frastuono della giornata e trasportando altrove: in un tempo sospeso in cui il caos si acquieta e anche l’umore del momento si dissolve, grazie alla memoria attiva con cui ci si rivede, ci si ritrova, sfogliando le stanze del cuore e tornando indietro...ancora più indietro, in un tempo più profondo... "prima ancora della nascita", per essere nel posto giusto dove la sola Anima è protagonista per rivelarsi, quasi a "vederla forgiare dal Divino Amore" nel ruolo di testimoni, come succede in un sogno che, se pur misterioso, ci dice "verità" nel silenzio che si fa parola e che non è "vedere", grazie: alle percezioni, alle sensazioni, alle emozioni, alle intuizioni che si affacciano e che permettono di comprendere ciò che, "la vista e la mente" da sole non sanno...e non potrebbero cogliere e spiegare, alla luce del fatto che la Fede non si può capire con la sola razionalità o, mere curiosità che vanno a senso unico: (in balia dei soli "perché" che vogliono e che pretendono unicamente risposte), bensì attraverso i "come", che aprono varchi e portano nel luogo dell’Ascolto, dove la mente si fa silenzio e l’Anima inizia a parlare, permettendo di incontrarsi come fattiva Relazione, riconoscendosi l'un l'Altro. E, anche quando tra le pagine del libro, la Fede sembra apparentenemente assente, tra: racconti, riflessioni e immagini poetiche in cui si attraversa un tempo diverso e più vero, gli stessi fungeranno da chiave e portale d’accesso al "luogo dell’Essere": un luogo in cui è l’istinto a farsi voce, ma senza dominare, facendosi autore tra le parole, come un seme che cresce in un’oasi quotidiana.A significare che la Fede non impone, non è lezione, non è dogma, ma accompagna come una vibrazione intrecciata alla Vita. Dove chi legge, non resta spettatore, ma partecipa, sperimenta, scopre che Credere è altresì: ascoltare, meravigliarsi, perdersi, ritrovarsi; è un atto sensibile e sacro, è risveglio, è cambiamento, è movimento che tocca i sensi e li riporta all’Anima. E alla fine del cammino, in silenzio, resta solo un piccolo fiore. Per chi vorrà entrare, sarà l’inizio di un viaggio.