Sulla coda di vento

Quanta fantasia, quanta meraviglia ci vogliono per scrivere un libro per bambini che riesca a toccare anche il cuore degli adulti? “Sulla coda di vento” è una storia breve, intensa che, attraverso un linguaggio estremamente metaforico, evocativo eppure così delicato e comprensibile, si presta a diverse chiavi di lettura fino a diventare una sorta di ipertesto che ci rimanda a problemi veri, reali, terribilmente attuali quali l’abolizione del confine tra uso e abuso dei videogiochi, l’inquinamento e la conseguente necessità di salvaguardare il senso e la bellezza della nostra Madre Terra. E così, con lucidità, ironia e una dolcezza che non è mai melensa o banale, iniziano le avventure di Spirito del tempo, Vento, Sonnolenta e Colibrì descritti con minuzia, tratteggiati in maniera elegante, con dovizia di particolari e grande attenzione alle loro rispettive personalità. Sono loro che, attraverso rocambolesche missioni, hanno il compito di aiutare i bambini, “offuscati”, “arrugginiti”, a ritrovare la loro la fantasia perduta. La sapiente combinazione di momenti divertenti, comici e di riflessione, corredata di un “buffet” di illustrazioni, ci conduce all’epilogo inaspettato e commovente di questa magica storia… E, allora… Quanta fantasia, quanta meraviglia ci vogliono per scrivere un libro per bambini che riesca a toccare anche il cuore degli adulti? Tanta… ma occorre anche una buona dose di quella che Goleman definisce “Intelligenza emotiva”, perché “Se non cambi l’occhio, non cambi il mondo”.