Sulla panchina dell'Inter. Tra sogno e realtà

22 maggio 2010, una data indelebile per la società neroazzurra e per tutti i suoi tifosi: la conquista del Triplete. A quel giorno ci riporta l'autore, il quale, dopo aver letto dell'addio di Josè Mourinho, prende carta e penna e scrive al suo presidente, Massimo Moratti, proponendosi per la panchina della sua squadra del cuore.
Questa folle decisione, lo costringe a rivedere tutta la sua vita: da calciatore, da allenatore, da uomo. Ha bisogno di capire cosa l'abbia veramente spinto a scrivere quella insana lettera. Ha bisogno di verificare se, il suo sogno, sia destinato a rimanere tale o se, visto il suo passato da uomo di campo, ci siano i presupposti perché possa divenire realtà.
La passione per il calcio, l'amore per il gioco più bello al mondo, sono i veri protagonisti di questo piccolo romanzo autobiografico. E' la storia dell'autore, ma potrebbe tranquillamente essere quella delle migliaia di persone che amano questo sport, che lo praticano e che non lo abbandonano, a costo di mille sacrifici.
Di quegli addetti ai lavori che, come dice l'autore, si sentono di affermare: "Fin dalla nascita il calcio è stata la mia vita, sono nato per il gioco del calcio." E non necessariamente a livello professionistico: la vera passione, non si misura con la cifra scritta sul contratto.

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Mario Giuseppe Caccialanza
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