CARRELLO
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di Luigi Lavia (Autore)
Il libro illustra la presenza del grande compositore torrelaghese soprattutto nell'Italia del nord, nel Canton Ticino (Svizzera) e anche in Toscana.
Era sul finire dell'800 che Giacomo Puccini, accolto dal suo amico e librettista Ferdi-
nando Fontana, si recò, anche per motivi familiari, a Caprino Bergamasco. Successi-
vamente soggiornò nella città di Monza.
Raggiunse la vicina Svizzera per trascorrere l'estate a Vacallo, spostandosi nei paesi limitrofi. Nel 1921, andò a Viggiù, anche, per la possibilità di cacciare, la Sua passio-
ne, dopo il pianoforte.
Nel 1919 per gli stessi motivi, si recò nei territori di Ansedonia, dove acquistò "Torre della Tagliata" per cacciare e lavorare indisturbato alla Turandot.
Per poter elaborare l'opera "La Bohème", affittò una antica villa, la "Villa del Ca-
stellaccio, sulle colline pesciatine (Pistoia), dove poteva soddisfare, soprattutto, la passione di andare a caccia nei boschi circostanti.
In cerca, sempre, di quiete, frescura e caccia, nel 1903 raggiunse l'Abetone (Pistoia). Dove acquistò una piccola villa, la "casina": Villa Imperatore, in località Bosco-
lungo, circondata da pace e tranquillità.
Altre località, che gli offrirono pace, tranquillità e concentrazione sono state : Monsagrati, Chiatri nel 1898 e Bagni di Lucca negli anni 1903 e 1920.
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