CARRELLO
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È una sporca storia .È la storia di un omicidio dove gli assassini rimasero impuniti e dove le forze dell'ordine, la magistratura, gli enti pubblici si lasciarono corrompere e si vendettero ad una locale organizzazione di stile camorristico .È la vergognosa storia della gente di un paese che per bisogno, viltà, servilismo e ignoranza permise che si commettessero azioni obbrobriose.Ma ci fu anche la gente onesta e buona e, buoni tra i buoni, chi testardamente per 10 anni fu vicino ai reclusi e alle loro famiglie sensibilizzando incessantemente l'opinione pubblica e chi, come era suo costume, non si tirò indietro di fronte ad una richiesta di aiuto, e attraverso molte avversità, riuscì a far liberare due innocenti.
Ancora una volta l'autore mi ha sorpreso per l'accuratezza della ricerca dei documenti riguardanti il delitto e il conseguente errore giudiziario che, all'inizio del secolo scorso, ha condannato due giovani innocenti a 30 anni di carcere. Ciò che ne risulta è la rappresentazione attenta di una tranche de vie dei primi anni del Novecento ad Arcola, un piccolo paese in provincia della Spezia: le numerose osterie dove, uomini giovani e non, passavano il tempo libero dalle fatiche del lavoro bevendo un bicchiere dopo l'altro, le piccole sale nelle quali si ballava fino a notte tarda e in cui era più facile l'incontro con l'altro sesso, l'abitudine a portare in tasca un coltello o trincetto, che spesso veniva usato disinvoltamente anche per risolvere liti o contrasti. Ma, soprattutto, ciò che si avverte sullo sfondo della vita quotidiana di un piccolo paese, è una rete soffocante, fatta di soprusi sulla povera gente, un groviglio tentacolare che riesce a corrompere con l'aiuto di denaro o con le minacce le persone più deboli, l'arroganza e la prepotenza di chi può contare amicizie politiche, la corruzione dilagante, l'ipocrisia del potere. E così, dopo tanti anni, l'autore ha potentemente dato voce a chi non ne aveva avuto a quel tempo, e ha finalmente reso ai due giovani quella giustizia che avrebbe dovuto essere loro garantita da quegli stessi apparati che gliela negarono.
Autore molto serio nel percorso documentale di verifica delle fonti e di inserimento dei soli dati oggettivi disponibili. La storia è stata ben raccontata, avvincente per non accorgersi dell'impegno nella lettura e coinvolgente nell'esporre raccontando non solo una vicenda locale ma il contesto politico dell'epoca forse purtroppo ormai dai più dimenticato. Molto interessante la possibilità di calarsi nel periodo e viverlo assieme ai suoi personaggi.
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