CARRELLO
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"Tempo perduto" è un romanzo storico che narra la vicenda realmente accaduta di Nicolò Uleri, un ploaghese detenuto nel carcere di Alghero con l'accusa di parricidio, protagonista della celebre evasione del 18 novembre 1945 che costò la vita a 5 agenti di custodia. Ambientato tra Ploaghe, Alghero e Meana Sardo, fa rivivere le antiche tradizioni locali della prima metà del secolo scorso attraverso le vere storie ed aneddoti di personaggi come Gavino Peruzzu, uno dei bonos homines, tiu Pedru Giua, che aveva impiantato un sugherificio, l'editore ambulante tiu Antoni Cuccu, ed ancora il poeta Bainzu Sini, lo stregone tiu Giarrette, l'anziana vedova dell'osteria di Meana Sardo zia Liana, il suo compaesano tiu Puntudu, che fu il primo spaccatore di pietre del paese, e molti altri.
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Pubblicazione cartacea
E' un romanzo storico che narra la vicenda realmente accaduta del ploaghese Nicolò Uleri, riconosciuto dal ricco padre solo quand'era già adulto e che, nel 1939, lo uccise per impossessarsi della sua eredità. Recluso nel carcere di Alghero per scontare l'ergastolo, fu tra gli artefici dell'evasione del 1945 che costò la vita a 5 agenti di custodia. Da quel momento, Nicolò riuscì in modo rocambolesco a far perdere per sempre le proprie tracce. Il romanzo intende far rivivere l'ambientazione del secolo scorso attraverso dialoghi che ricalcano fedelmente il livello medio-basso della cultura dei più, rievocando le antiche tradizioni, le atmosfere e i riti legati alle diverse festività che si susseguivano nel corso dell'anno.
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