Tienimi stretta

Ogni volta è così. L’abbandono cancella tutto di lei. È in un angolo, di schiena, non è più donna, non è più neanche una persona, derisa, umiliata, le mani graffiate con cui si copre il volto. Vie di abisso. Si era ripromessa di non percorrerle più.
Perché ogni uomo che attiro diventa un fantasma? E se diventassi come loro, anch’io un fantasma? Sai che forza, fare sesso senza un dopo, senza l’attesa del messaggino, del ti penso o mi manchi, tanto quelle cose lì, anche se ci metti il cuore, non arrivano lo stesso.
“Perché cerchi sempre dei bambocci con cui ripetere i tuoi melodrammi?” le ha detto Alessia. Non ha saputo risponderle.
Ecco la lettera. La busta è gialla, di carta buona, non è incollata, sopra c’è scritto il suo nome.
“Cara Vera vorrei poterti stringere mentre ti scrivo, forse questa lettera potrà essere il gancio con il tuo passato e liberarti da tutti i tuoi fantasmi”.
Si mamma, stringimi forte, tienimi stretta. Ora tienimi stretta soltanto tu.