Versacci di un Fannullone - cose vecchie e cose nuove

Questi "Versacci" sono una raccolta di brani di satira politica, che hanno per
autore un astronomo cultore di Dante. Agli occhi del lettore prende forma l'immagine grottesca di Brunetta che sconta la sua iracondia immerso nei liquami di un rivisitato inferno dantesco, o quella di Berlusconi, decaduto al ruolo di comprimario di Salvini,
mentre Di Maio inaugura il suo ruolo di leader politico con un omaggio a San Gennaro.
Il giorno della fertilità, indetto dalla ministra Lorenzin, diventa pretesto per
una paradossale esortazione a emulare i romani che rapirono le sabine.
Al genere surreale appartengono le metamorfosi di Bossi in fallo e di Calderoli
in oloturia e il lamento di un tubo digerente in crisi di identità per la diversità
delle funzioni devolute alle sue estremità.
Degni di nota sono anche la storia di una calza inghiottita da un buco nero,
la spettrale apparizione notturna di Sallusti fuoriuscito da una fossa, la disputa
fra S. Anselmo e Gaunilone sull'argomento ontologico e l'arrivo di Priebke all'Inferno.
Non mancano alcuni brani "seri", suggeriti da eventi astronomici o la descrizione
di un presepe, assunto a metafora della vita.